Edilizia: problemi con l’approvvigionamento di mascherine industriali
L’emergenza sanitaria da Covid-19 Coronavirus ha messo l’Italia davanti a difficili scelte volte a contenere l’avanzata del virus ed il conseguente contagio di un numero sempre più elevato di persone.
Il Paese si è trovato davanti ad una scelta complicatissima, ha dovuto decretare il progressivo lockdown di cittadini e attività, provando a contenere la diffusione e il sovraffollamento degli ospedali, già messi a dura prova in alcune regioni, come la Lombardia.
Alcune attività, però, sono qualificate come servizi essenziali e per questo motivo non possono assolutamente fermarsi. È il caso dell’edilizia, va qui fatto un doveroso chiarimento: nessun decreto ha fermato le attività di edilizia e costruzione, ma alcune regioni, tramite ordinanza, hanno comunque deciso di fermare le proprie attività, è il caso di Piemonte, Lombardia e Campania. In altre regioni, al contrario, come il Lazio, ed in particolare la città metropolitana di Roma, le attività del settore edilizio sono continuate, sia nel pubblico che nel privato.
Come dicevamo, ci sono alcuni lavori, sia pubblici che privati, nel campo edile, che assolutamente non possono fermarsi, uno su tutti, è ad esempio l’adeguamento di padiglioni ospedalieri in reparti di terapia intensiva, il vero punto debole del sistema sanitario italiano, i posti, durante questa emergenza, sembrano essere sempre troppo pochi.
C’è quindi da porsi un obiettivo fondamentale: mettere in sicurezza i lavoratori del settore ed evitare la propagazione del virus durante il loro operato.