Imprese non sufficienti le misure finora stanziate dallo stato, c’è preoccupazione ma ottimismo
L’emergenza sanitaria dovuta al Coronavirus Covid-19 ha costretto alla chiusura e alla sospensione molte attività considerate “non essenziali”. I decreti del presidente del Consiglio dei Ministri, Giuseppe Conte, attualmente in vigore, fissano la riapertura al 3 aprile. È, d’altronde, sempre più chiaro, prendendo in considerazioni le notizie provenienti dal mondo medico-scientifico, che non sarà così, e che ben presto i tempi di lockdown verranno prorogati per altre settimane.
Con il decreto “Cura Italia” sono state messe in campo alcune misure per il sostegno di imprese e partite iva, si tratta di provvedimenti che tuttavia risultano essere non esaustivi, diventa quindi sempre più forte e tangibile la preoccupazione che alcune attività possano non riprendersi più e chiudere definitivamente.
Rimangono tuttavia delle note di ottimismo, il Governo ha già preannunciato ulteriori misure in arrivo nei prossimi giorni, probabilmente attingendo dai fondi della comunità europea e, inoltre, le Regioni, stanno pensando ad altre misure di sostegno per le micro, piccole e medie imprese in maniera autonoma.